Alla scoperta delle nuove DOCG
– di Arianna Setzu
Pensando al futuro dei sommelier all’interno della associazione ed al necessario approfondimento di materie ed argomenti che durante il corso, per economia di tempo, non è stato possibile affrontare, abbiamo deciso di istituire una nuova forma di aggiornamento che preveda la degustazione di quei vini e di quei vitigni, meno noti, ma altrettanto tipici e rappresentativi di una regione, che rimangono in ombra, per la presenza di ben più importanti e blasonati “fratelli maggiori”. La novità sta nell’affrontare gli argomenti come formazione professionale, più che come semplice degustazione.
Ci sembrava importante poter ripassare intanto le denominazioni italiane nate dopo il 2010, per dar modo a coloro che, conseguito l’attestato anni orsono, non si sono più confrontati con il mondo del vino. Con il 3 luglio si conclude il ciclo di 3 serate, che hanno visto un’importante partecipazione dei sommelier della Delegazione ( una cinquantina per evento ) che hanno potuto conoscere 12 vini “diversi”, quali ad esempio la Tintilia del Molise, l’Irpinia Coda di Volpe , il Ruchè di Castagnole Monferrato, il Nasco di Cagliari, che formano il patrimonio ampelografico della nostra nazione.
La partecipazione agli incontri costituirà una parte importante del curriculum del singolo sommelier che sarà chiamato a partecipare sia come corsista che come parte attiva e promotrice. Valuteremo i progetti che i sommelier vorranno sviluppare e condividere. Gli incontri proseguiranno dopo l’estate con la scoperta dei viaggi che i vitigni hanno dovuto affrontare per arrivare da noi e proseguire oltre. L’enologia, la cultura e la storia.
Un viaggio emozionale di incontro tra uomini e nuove terre da assaporare attraverso il vino.