I grandi bianchi di Borgogna in FISAR Livorno

La Borgogna è una terra magica, altamente evocativa per ogni appassionato di vini, con le sue sfaccettature, l’espressività dei diversi terroir, il profondo legame dei vignaioli e delle aziende con la terra e con la storia.
Giovedì 12 aprile 2018, nella sede della Fisar Livorno, si è tenuta una degustazione di sei grandi chardonnay di Borgogna, da Chablis alla Côte d’Or e al Mâconnais.
Ha introdotto la serata Davide Amadei, che ha illustrato, con passione, le caratteristiche della regione e dei singoli territori da cui provengono i bianchi più famosi del mondo.

Poi, con la guida anche di Luca Canapicchi, si sono assaggiati i sei vini, ben rappresentativi delle varie zone, tutti dell’annata 2016, che, dopo le gelate primaverili di fine aprile, ha goduto di agosto e settembre splendidi, con importanti escursioni termiche, per una maturazione lenta e tardiva delle uve che hanno generato vini equilibrati, freschi, complessi, classici.

Per primo il Saint-Veran “Les Deux Moulins” 2016 della maison di Beaune Louis Latour, con la sua purezza, la sua grande mineralità sia all’olfatto sia in bocca, molto fresco; poi lo Chablis Vieilles Vignes 2016 di Bessin, sapido e burroso, ed a seguire lo Chassagne-Montrachet 2016 di Philippe Colin, strutturato, giovane, dove l’impronta netta del legno non impedisce frutto e sapidità; quindi si cambia passo, ed ecco il profondo e tagliente Chablis Grand Cru Le Clos
2016 di Christian Moreau, decisamente sfaccettato al naso, ben espresso, marino; infine, due grandi vini di uno stesso produttore, Michel Bouzereau, per rendersi ben conto che la differenza la fa soltanto la provenienza territoriale delle uve; il Puligny-Montrachet 1er Cru Les Champs Gains 2016 è estremamente roccioso, teso, vibrante, verticale, pieno di fiori bianchi ed erbette aromatiche, come si conviene ad un tipico climat d’altitudine; ed il potente ed elegante Meursault 1er Cru Genevriéres 2016, ricco, speziato, sapido, con una progressione gustativa inarrestabile verso un finale lunghissimo, un vero fuoriclasse.
Serata istruttiva e goduriosa, con vini pienamente rappresentativi di una terra dove i vignaioli riescono a far parlare davvero la natura.