Degustazione emozionale: una serata senza filtri
Il 23 ottobre la delegazione FISAR di Livorno ha voluto condurre i partecipanti della serata “Degustazione Emozionale: quando il vino tocca l’anima” a infrangere le tradizionali barriere della degustazione, per rivelare il legame indissolubile tra il nettare degli dei e le emozioni più profonde.
Tra i presenti c’erano associati della delegazione, giornalisti enogastronomici, ristoratori, produttori, relatori e direttori di corso, delegati e rappresentanti delle delegazioni FISAR Due Valli, Pistoia, Costa Etrusca, Pisa, Prato, Siena Valdelsa, Riccardo Cabizza coordinatore FISAR Italia Centro e Angela Palombo Coordinatrice Nazionale FISAR In Rosa.
L’invito era chiaro: “Siete pronti a fare un tuffo nell’intimo più profondo e vivere il vino al di fuori dei tecnicismi per ricondurlo e ricondurci al nostro passato, al nostro vissuto e alle nostre emozioni più profonde?”
La degustazione, organizzata dal consigliere Luca Cecchi, Roberto Rondelli e Fausto Ambesi, ha messo a confronto otto cru, otto vini rossi alla cieca, utilizzando una scheda di degustazione inventata per l’occasione dalla consigliera Arianna Aliboni, dove i presenti sono stati “obbligati” a scavare nel proprio IO alla ricerca delle emozioni trasmesse da ogni vino.
I vini, tutti rigorosamente dell’annata in commercio, sono stati: Chiara Condello Le Lucciole 2021, Frank Cornelisen Munjebel 2022, Emidio Pepe Montepulciano d’Abruzzo 2022, Montevertine 2021, Muragni Dolceacqua Superiore 2022 Morghe, Giacomo Fenocchio Barolo Villero 2020, Roberto Rondelli Dolceacqua Superiore Roja 2022 e Millepassi Bolgheri Donna Olimpia 2019
Possiamo dire che è stato come tornare bambini, pronti a esplorare il mondo con occhi nuovi, senza filtri né preconcetti. I vini hanno condotto i partecipanti in un labirinto di ricordi, paesaggi interiori ed emozioni dimenticate, lasciandoli sorpresi e avvolti dalla pura essenza del vino.
Prima che venissero scoperte le bottiglie la maggioranza dei presenti ha decretato come più emozionanti i due Rossese di Dolceacqua, uno di Roberto Rondelli e l’altro della Cantina Muragni. Rondelli e Ambesi hanno condiviso il loro entusiasmo, spiegando come questo risultato abbia confermato il loro intuito sulla tendenza del mercato verso vini più leggiadri e aerei.
Roberto Rondelli non presente alla degustazione, ma “nascosto” con il collega e amico Fausto Ambesi della Cantina Muragni in una stanza attigua, ha condiviso così il suo entusiasmo: “Qualche anno fa, al ritorno dall’evento MareDiVino, capii che era in atto un cambiamento radicale nel mondo del vino. In quel giorno, degustammo principalmente vini di Bolgheri e avvertii che nei vini assaggiati c’era lo sforzo di alcuni produttori a levigare, assottigliare, per quanto possibile, le strutture per incontrare un nuovo tipo di assaggiatore, rendendo gradevolmente più leggiadri e aerei i vini prodotti con vitigni internazionali. ‘Stanno cercando di produrre vini sempre più simili al Rossese’.”
Ecco quindi come è nata l’idea: provare a mettere a confronto sei cru iconici, evocativi per i due produttori di Rossese insieme ai loro due, cercando di capire quali emozioni ciascuno degli otto vini potesse scaturire in ognuno dei presenti.
Angela Palombo, Referente Nazionale FISAR In ROSA, ha ringraziato la delegazione FISAR di Livorno per “aver interpretato in modo originale uno dei progetti di FISAR in rosa: ‘Il vino emotivo’. Le sensazioni e le emozioni suscitate da un calice di vino sono molteplici e la loro magia sta nella possibilità di condividerle e riconoscersi anche in quelle vissute da altri”.
Infine, la delegata di Livorno Lisa Marinai, ringraziando tutti i presenti, ha sottolineato come la serata sia stata “un’esperienza emozionante, per alcuni persino commovente, che ci ha fatto riscoprire una dimensione del vino che troppo spesso tendiamo a trascurare”.
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